...fermarsi ogni tanto sulle rive di questo mare che è la vita a narrare quello che vedo tra le onde...

1 dicembre 2014

Com-X: Star-Top

Nella tradizione fumettistica della Disney italiana un posto d’onore occupano da sempre le parodie, Topolino, cioè Moby Dick e Lo Strano Caso Del Dr. Ratkyll e Mister Hyde., entrambe veramente ben realizzate sia come scrittura che come graficamente, e mi sono piaciute molto
cioè il racconto di opere più o meno famose realizzate in chiave fumetto con protagonisti i paperi od i topi. La qualità di queste opere è normalmente molto alta sin dagli inizi, ed ad esse hanno collaborato praticamente tutti i maestri del fumetto disneyano italiani. Tipicamente le opere ispiratrici sono dei classici della letteratura, dalla Divina Commedia ai Promessi Sposi (parodiata ben due volte, con I Promessi Paperi ed I Promessi Topi), ed i risultati sono molto godibili. Cito per esempio solo le ultime pubblicate temporalmente sul settimanale
In questo ultimo numero però viene pubblicata la prima parte della parodia di una delle più celebri saghe televisive e cinematografiche di questi ultimi decenni, Star Trek, che ha una marea di appassionati (tra cui il sottoscritto), con il titolo di Star-Top. Come è riuscita questa parodia?
Diciamo subito che, al contrario delle altre, le parodie di telefilm su Topolino sono abbastanza rare, e di solito non troppo riuscite: l’ultima forse è stata una scialba Dottor Mouse, parodia di Doctor House. Questa nuova si muove in una via di mezzo tra la serie televisiva classica ed i recenti film che ne riprendono l’equipaggio originale, film abbastanza criticati dagli appassionati per la loro discordanza dallo spirito della serie.
In questo primo episodio la trama non è male, almeno all’inizio, con trovate e gag spiritose. Quello però che fa cadere il fumetto è il suo voler citare parodisticamente i particolari della serie originale mettendoli in maniera che siano talmente stravolti per un pubblico infantile da essere veramente irritanti. So benissimo che il target principale della rivista è quello infantile, ma mettere citazioni come “Spazio, ultimo groviera” oppure “La dove nessun topo ha mai messo la coda...” Ha come risultato che non sono capite dai bambini, mentre fanno rizzare i capelli ai loro genitori che hanno apprezzato la serie tv. Queste e tante altre sgorbiature della serie (es. la caratterizzazione dei personaggi, poco similare a quella del cast televisivo, ma troppo orientata all’icona dei personaggi del fumetto che li interpretano) fanno si che i lettori più adulti provino quasi un senso di fastidio andando avanti con la lettura.
Molto buono il disegno, sopra lo standard classico della rivista, anche come colorazione: non all’altezza dei migliori fumetti proposti ma ci va abbastanza vicino.
In sostanza sembra quasi che la serie sia venuta fuori come supporto ai gadget che vengano regalati con la rivista (e non il contrario come uno si aspetterebbe), deviando troppo verso l’infantile mentre poteva, con un taglio solo leggermente più serioso, arrivare ad essere assimilabile alle mgliori storie proposte della casa editrice. Peccato, perché il materiale di partenza era buono…

Aggiornamento 13/12/2014
Finita la pubblicazione della serie, faccio un piccolo commento finale, di parziale rettifica rispetto alle prime impressioni iniziali. Devo ammettere infatti che il fumetto è andato migliorando progredendo nelle puntate (la prima è quella a mio giudizio meno riuscita), e la storia si è fatta più interessante ed anche più vicina come tematiche a quelle della serie televisiva. La comicità si è ridotta e mi è sembrata un po più matura e meno fine a se stessa, mentre il disegno ha mantenuto il buon risultato del primo episodio.
Insomma, devo rivalutare questa serie rispetto alla mia prima impressione: niente di eccezionale, rispetto a quello che poteva essere, ma almeno è venuta fuori una lettura piacevole. Vedremo nelle prossime puntate, dato che il finale aperto è chiaramente realizzato per il suo prosieguo.

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